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Terrario bioattivo per geco leopardino: guida completa dall’allestimento alla gestione

Terrario bioattivo per geco leopardino: guida completa dall’allestimento alla gestione

Il geco leopardino (Eublepharis macularius) è spesso considerato un rettile “semplice”, ma proprio per questo viene allevato troppo spesso in ambienti poveri e poco naturali.
Negli ultimi anni, sempre più allevatori scelgono di allestire un terrario bioattivo, cioè un ecosistema vivo e autosufficiente, anche per questa specie.

Un bioattivo ben progettato: migliora il benessere dell’animale, riduce manutenzione e odori, offre un ambiente più naturale e stimola comportamenti istintivi.

Ma attenzione: non tutti i bioattivi sono adatti al geco leopardino.
Serve equilibrio, progettazione e conoscenza della specie.

Cos’è un terrario bioattivo (in parole semplici)

Un terrario bioattivo è un ambiente che include:

  • substrato naturale stratificato

  • microfauna decompositrice (isopodi, collemboli)

  • piante vive (quando compatibili)

  • cicli naturali di decomposizione

La microfauna:

  • consuma residui organici

  • riduce muffe

  • mantiene il substrato “vivo”

 Non è “zero manutenzione”, ma manutenzione intelligente.

Il geco leopardino è adatto al bioattivo?

Sì, se fatto correttamente. Il geco leopardino: è un rettile terrestre che vive in ambienti semi-aridi, sfrutta tane e rifugi e ha bisogno di zone asciutte e zone leggermente più umide

Questo significa che il bioattivo deve essere: semi-arido, non tropicale, ben drenato con umidità controllata in alcune zone specifiche.

Dimensioni minime del terrario

Per un adulto:

  • minimo consigliato: 60×40×40 cm

  • ideale: 80×40×40 cm o più

Un bioattivo funziona meglio in terrari non troppo piccoli, con spazio per gradiente termico e con più micro-habitat.

Substrato bioattivo per geco leopardino (parte cruciale)

❌ Sabbia pura
❌ Terra compatta
❌ Substrati polverosi

Substrato ideale:

Un buon substrato bioattivo per geco leopardino deve:

  • drenare bene

  • non impaccarsi

  • permettere scavi leggeri

  • mantenere microfauna viva

Il prodotto ideale per ricreare tutto ciò è Dr.Raptor Leopard Gecko Bedding

Microfauna: chi sono gli “spazzini”

La microfauna è fondamentale.

Isopodi adatti

  • Porcellionides pruinosus

  • Armadillidium (specie resistenti)

  • isopodi adattabili a condizioni semi-aride

Collemboli

  • aiutano a controllare muffe

  • vivono negli strati più umidi

 La microfauna non disturba il geco, anzi migliora l’ambiente.

Piante sì o no nel bioattivo del leopardino?

Dipende. Il geco leopardino può scavare, può calpestare e non è delicato. Per cui servono piante resistenti con un apparato radicale robusto. Sono ideali tutte le piante grasse senza spine come Adromischus, aloe, echeveria.

 Le piante non sono obbligatorie per un bioattivo funzionale.

Rifugi e tane: indispensabili

Minimo indispensabile: rifugio caldo, rifugio freddo, tana umida (per la muta).

Nel bioattivo, i rifugi: aiutano a gestire umidità localizzata, riducono stress e favoriscono comportamenti naturali.

Riscaldamento nel terrario bioattivo

Soluzione più usata

  • tappetino riscaldante sotto una zona del terrario

  • collegato a termostato

Il tappetino: simula il calore del suolo, non secca l’ambiente, è compatibile con il bioattivo.

Lampade riscaldanti?

  • non indispensabili, da usare solo se serve calore ambientale

Illuminazione e UVB nel bioattivo

Il geco leopardino è crepuscolare/notturno, ma:

  • UVB molto leggeri possono essere utili, aiutano il metabolismo del calcio e rendono la gestione più naturale

UVB bassi (2 o 5%), ben distanziati e con molte zone d’ombra.

Umidità: il vero equilibrio

Il bioattivo non significa umido ovunque. L'obiettivo è avere un ambiente generale asciutto con zone localizzate più umide e una tana umida sempre disponibile.

Troppa umidità = muffe + stress.

Manutenzione del bioattivo

Un bioattivo non si “abbandona” ma ha comunque bisogno di controlli regolari: di temperatura, umidità, comportamento del geco e stato del substrato.

Manutenzione: rimozione residui di sporco grandi, controllo microfauna, aggiunta foglie secche per la microfauna.

Domande frequenti sul bioattivo per geco leopardino

Il bioattivo è adatto ai principianti?
Sì, se si parte informati e con i prodotti giusti.

Il geco può mangiare la microfauna?
Sì, occasionalmente, ma non crea problemi.

Serve pulire il terrario?
Meno spesso, ma il controllo è sempre necessario.

È più costoso di un terrario classico?
All’inizio sì, nel tempo no.

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